lunedì, Aprile 29, 2024

Formula 1: Max Verstappen vince in Giappone ed è campione del mondo

Max Verstappen con la sua Red Bull ha vinto il Gp del Giappone di F1 dopo la bandiera rossa e la ripartenza dopo due ore di interruzione dietro la safety car ed è campione del mondo per la seconda volta grazie alla penalizzazione nel finale della Ferrari di Charles Leclerc che chiude al terzo posto dietro anche l’altra Red Bull di Sergio Perez. I giudici di gara infatti, anche se non è stato completato il 75% dei giri, hanno assegnato l’intera posta al pilota olandese perché la gara si è conclusa con il tempo e quindi non sono stati assegnati i punteggi ridotti consentendo al pilota della Red Bull di conquistare il titolo. L’olandese è ripartito in testa dopo l’interruzione ed ha mantenuto la vetta della corsa senza problemi davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Nel finale di gara il monegasco perde un attimo il controllo della sua monoposto e taglia la chicane restando davanti a Perez all’ultima curva. Finito sotto investigazione, viene penalizzato di 5 secondi chiudendo in terza posizione. Quarto posto per l’Alpine di Esteban Ocon e dalla Mercedes di Lewis Hamiton. Sesta l’Aston Martin di Sebastina Vettel con una gara tatticamente perfetta che precede l’Alpine di Fernando Alonso e la Mercedes di George Russell. Nono posto per Nicholas Latifi e decimo per Lando Norris.
LO STOP
Una forte pioggia si è abbattuta stamani sulla diciottesima prova del Mondiale di F1. Bandiera rossa dopo 3 giri e poi sospesa la ripartenza dietro la safety-car sul circuito di Suzuka. Subito fuori gara Carlos Sainz andato a muro e Alexander Albon, finito fuori pista a causa della scarsa visibilità.
TRATTORE IN PISTA
Dopo lo stop alla gara per la forte pioggia, sono entrati in pista dei trattori per spostare le vetture di Carlos Sainz e Alexander Albon rimaste ferme, ma uno di questi trattori è stato incrociato da Pierre Gasly infuriato per essersi trovato in pista davanti alla sua AlphaTauri uno di questi mezzi venirgli incontro contromano. “Inaccettabile”, ha gridato Gasly al team radio. A molti saranno passate davanti le immagini della tragica morte di Jules Bianchi, proprio sulla pista di Suzuka, finito contro un mezzo di rimozione con la sua Marussia nel 2014. Il pilota francese è stato investigato dalla direzione della corsa perché non ha rispettato la velocità in regime di bandiera rossa. In quel frangente, ha incrociato il trattore che rimuove i veicoli incidentati dalla pista. Gasly è andato di sua spontanea volontà dai commissari per avere delucidazioni. La risposta che gli è stata data è che una volta che c’è bandiera rossa i veicoli sono ammessi ad entrare in pista. “La bandiera rossa – spiega un comunicato dei commissari – è stata mostrata prima che l’auto di Gasly superasse il luogo dell’incidente dove era stata danneggiata il giro precedente”. “Non c’è rispetto per la vita dei piloti, non c’è rispetto per la memoria di Jules. Incredibile”. Così Philippe Bianchi, padre del giovane pilota francese della Ferrari Driver Academy morto a Suzuka nel 2014 dopo aver colpito con la sua Marussia una gru mobile a bordo pista, commenta su Instagram quanto avvenuto nel Gp. “Com’è successo!? Abbiamo perso una vita in questa situazione anni fa. Rischiamo la vita, soprattutto in condizioni come queste. Vogliamo correre. Ma questo… Inaccettabile”, le parole del pilota britannico della McLaren Nando Norris su twitter.
Redazione
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