giovedì, Maggio 2, 2024

Smantellamento tendopoli a Palo, SI: “Banalizzazione della vita altrui”

“La banalizzazione della vita altrui, il cinismo, la mancanza di umanità è stata il cavallo di battaglia della propaganda elettorale di certa destra e la nostra città non è immune da questo sentimento che alberga anche negli esponenti della nostra amministrazione. Martedì mattina si è effettuato uno sgombero sulla spiaggia di Palo, dove evidentemente alcuni poveri, senza casa, avevano allestito un improvvisato accampamento. Solerte il capo della Polizia locale ai microfoni di una nota radio ci faceva sapere che si era combattuto degrado e la sporcizia, ma sulle persone che abitavano in quella baraccopoli in riva al mare non è stata spesa neppure una parola? Dove andranno a dormire? Come al solito i poveri si saranno fatti spostare in un posto lontano dagli occhi dei più, procrastinando il problema e non facendo nulla per risolverlo. L’Italia è un paese sempre più povero: oggi secondo i dati INPS ci sono 5 milioni di indigenti, mentre nel 2005 erano meno di due milioni, ma si era troppo impegnati in questi anni ad emanare i “decreti sicurezza” piuttosto che cercare di trovare una soluzione. La povertà nasce dal lavoro che non c’è, ma anche dal lavoro precario, in molti lavorano poco e male e molti lavoratori sono effettivamente i nuovi poveri. Senza contare che la precarietà della vita porta lo stravolgimento umano di tante persone e il passo verso le malattie mentali o gli abusi di alcool sono solo un sintomo di questo malessere, che fa sì che queste persone siano sempre più sole è sempre più emarginate. È un problema sociale che va affrontato politicamente in maniera efficace, ma anche umana. Come avevamo già scritto: con l’ordinanza n. 94 del comune di Ladispoli, il 9 settembre si è provveduto allo sgombro delle roulotte che erano in stallo a via del Tritone, in cui possiamo supporre, anche in quel caso, vivessero persone che non hanno una casa. Ancora interventi per allontanare senzatetto. Ancora una finta soluzione. Ancora azioni contro i poveri e non contro la povertà. Come era accaduto alla stazione, dove si erano tirati su muri di cartongesso pur di non far riparare dal freddo invernale dei poveri senza dimora. Ancora una volta, per quanto riguarda queste persone che vivono per strada, il problema non è la loro povertà e l’isolamento sociale, ma sempre e solo quello del ‘decoro’. O del fatto che possono ‘dare fastidio’. Certo che ‘danno fastidio’: rappresentano una sconfitta sociale, l’altra parte della medaglia delle nostre esistenze borghesi. Oggi una replica di una serie già vista. Per il momento senza nessun lieto fine”. Così in una nota a firma della Sinistra Italiana, Ladispoli-Cerveteri.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli