sabato, Aprile 20, 2024

La Roma batte lo Spezia 2-0 e aggancia l’Inter al terzo posto

La Roma batte 2-0 lo Spezia, stacca Lazio e Atalanta e aggancia momentaneamente l’Inter al terzo posto a quota 37. I giallorossi si svegliano nel finale del primo tempo e vanno al riposo in vantaggio grazie a El Shaarawy su assist di Dybala. A inizio ripresa, Abraham chiude i conti con una magnifica azione personale: l’inglese, innescato sempre dalla Joya, salta con un tunnel Caldara e infila Dragowski nell’angolino. In casa Spezia si è fatta sentire l’assenza in attacco di Nzola. La Roma vince con pieno merito, non rischia praticamente nulla e conquista tre punti d’oro a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Dopo la doppietta con la Fiorentina, altra gara straordinaria di Dybala, che al Picco indossa in modo impeccabile i panni dell’assist-man, confermandosi uomo chiave della squadra di Mourinho. Al suo fianco Abraham conferma di essere in grande crescita in questo 2023: dopo il gol con il Milan e gli assist con la Viola, il bomber inglese ha fatto una gara da attaccante completo, trovando la rete del raddoppio che ha chiuso la gara al termine di un’azione davvero da manuale. Anche la difesa ha lavorato bene, approfittando del fatto che lo Spezia era senza il suo attaccante migliore, Nzola. Unico neo l’ammonizione a Celik, che gli farà saltare il big match con il Napoli. Lo Spezia ha fatto davvero poco, soprattutto in attacco, ma anche la difesa ha ballato troppo: uno come kiwior sarà difficilmente sostituibile. Tante defezioni per Gotti, soprattutto in difesa dove sono assenti lo squalificato Nicolaou e Kiwior, ormai prossimo al trasferimento all’Arsenal. Pesante anche la defezione in attacco di Nzola: al suo posto Verde in tandem con Gyasi. Mourinho, alle prese con il caso Zaniolo, recupera Pellegrini ma solo per la panchina: a centrocampo c’è Matic, El Shaarawy e Dybala a supporto di Abraham. Dopo nemmeno 2′ Celik si frattura un dito in un contrasto con Gyasi, ma riesce a tornare in campo e proseguire regolarmente. Non così Holm, che dopo 12′ è costretto a dare forfait per un problema muscolare: al suo posto Ferrer. E proprio lo spagnolo rischia di essere subito protagonista in negativo, quando al 15′ si incrocia con le gambe con Zalewski: la Roma chiede il rigore, Sozza a due passi fa segno di proseguire. La gara stenta a decollare e le emozioni si contano sul dita di una mano. Per il primo tiro bisogna aspettare il 21′, un destro di El Shaarawy dal limite tra le braccia di Dragowski. I giallorossi hanno una grande chance al 26′, con una punizione dal limite nella mattonella di Dybala: la conclusione della Joya, però, è ribattuta con la testa da Ampadu in barriera. Le due squadre battagliano su ogni pallone e le interruzioni sono davvero tante per i vari scontri di gioco. La Roma prova a impostare con calma e tiene molto il pallone, lo Spezia si difende con ordine e chiude ogni spazio, anche se non riesce mai a ripartire. Nel finale di tempo i giallorossi crescono, i liguri traballano e crollano proprio al 45′: Amian si perde Dybala, la Joya chiude il triangolo lungo con El Shaarawy e per il Faraone è un gioco da ragazzi battere Dragowski. Bella l’azione degli ospiti, ma la difesa spezzina ha le sue colpe, facendosi trovare impreparata.  Gotti effettua due cambi: dentro Maldini ed Esposito al posto di Verde e Hristov. La ripresa si apre con un fallo di Bourabia su Smalling a centrocampo. La panchina della Roma protesta chiedendo a ragione il secondo giallo per il francese, ma Sozza non è dello stesso avviso e non estrae alcun cartellino. Poco male, perché al 49′ la Roma trova il raddoppio: Dybala recupera un pallone in orizzontale di Esposito e lancia Abraham, l’inglese salta con un tunnel Caldara e a tu per tu con Dragowski non sbaglia. E’ il gol che chiude la contesa, perché lo Spezia proprio non riesce a pungere e i giallorossi si limitano a gestire senza mai andare in affanno. Con un Dybala così, la qualificazione in Champions League è molto più che un semplice sogno.
Redazione
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