venerdì, Marzo 29, 2024

Bce: nuova crescita dei tassi dello 0,50%

Nessuna sorpresa dalla prima riunione del 2023 del Consiglio direttivo della Bce che ha deciso di rialzare i tassi di riferimento dello 0,50%, sempre nell’ottica di combattere un’inflazione che resta troppo elevata. Il nuovo ritocco porta i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3%, quello sui prestiti marginali al 3,25% e quello sui depositi presso la banca centrale al 2,50%, con effetto dal prossimo 8 febbraio. Nell’annunciare il rialzo l’Eurotower anticipa peraltro – “alla luce delle spinte inflazionistiche di fondo” – l’intenzione di “innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di politica monetaria a marzo“. Mentre per il futuro l’Eurotower si limita a una generica intenzione di “valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria”. Gli ultimi dati confermano che l’economia dell’Eurozona “ha rallentato notevolmente da metà 2022 e ci attendiamo che resterà debole nel breve termine”, sottolinea la presidente della Bce Christine Lagarde nella dichiarazione introduttiva alla conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio Direttivo. Tuttavia, nel complesso, aggiunge “l’economia è stata più resiliente del previsto”. Oltre al rialzo dei tassi da 50 punti, il Consiglio direttivo della Bce ha anche definito le modalità di riduzione del proprio bilancio che prevede un ‘taglio’ dei titoli acquistati nel quadro del Programma di acquisto di attività (App): come comunicato a dicembre, il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese dall’inizio di marzo alla fine di giugno 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo. I reinvestimenti parziali saranno – si spiega in una nota – “condotti sostanzialmente in linea con la prassi attuale. In particolare, i restanti reinvestimenti verranno distribuiti in proporzione alla quota di rimborsi nelle singole componenti del PAA e, nel quadro del Programma di acquisto per il settore pubblico (public sector purchase programme, PSPP), in proporzione alla quota di rimborsi per ogni paese e per i vari emittenti nazionali e sovranazionali. Nell’ambito degli acquisti di obbligazioni societarie da parte dell’Eurosistema, i restanti reinvestimenti saranno orientati maggiormente verso emittenti con risultati migliori dal punto di vista climatico. Fatto salvo l’obiettivo della BCE della stabilità dei prezzi, tale approccio sosterrà la graduale decarbonizzazione delle consistenze di obbligazioni societarie dell’Eurosistema, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”.
Redazione
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