venerdì, Maggio 10, 2024

Usa, esplode un’azienda casearia: strage di mucche: ne muoiono 18mila

Negli Usa una violenta esplosione in un’azienda casearia vicino a Dimmitt, in Texas, ha causato il ferimento di una persona e la morte di circa 18mila capi di bestiame. La causa dell’esplosione e del successivo incendio sono oggetto di indagine, ma gli investigatori sospettano il surriscaldamento di un macchinario per l’aspirazione dello stallatico. Una dipendente dell’azienda, rimasta intrappolata in un locale per la mungitura, ha riportato ferite gravi ed è stata elitrasportata in ospedale. La morte di 18mila bovini in un singolo incidente non ha precedenti negli Stati Uniti. In una prima ricostruzione lo sceriffo Sal Rivera ha riferito che il fuoco generato dall’esplosione si è diffuso nell’edificio dove si trova il bestiame prima di portarlo nell’area di mungitura e in un recinto. Per questo solo una piccola percentuale di mucche è sopravvissuta alle fiamme. I bovini rimasti gravemente feriti sono stati abbattuti; quelli sopravvissuti sono stati trasferiti in una struttura separata dello stesso proprietario. Secondo l’Animal Welfare Institute (AWI, Istituto per il benessere degli animali, organizzazione no profit fondata negli Usa nel 1951 con l’obiettivo di ridurre il dolore e le sofferenze inflitte agli animali da parte degli uomini, ndr), questo incendio è di gran lunga il più mortale della storia per il bestiame e il più devastante in un ranch del Texas da quando l’ente ha iniziato a monitorare gli incendi in fienile nel 2013. Quasi 6,5 milioni di animali da allevamento sono morti negli incendi in fattoria nell’ultimo decennio, secondo un’analisi dell’AWI. “E’ difficile immaginare qualcosa di peggio che essere bruciati vivi”, ha commentato Margie Fishman, responsabile delle pubbliche relazioni per l’Animal Welfare Institute. La Commissione Ambiente della regione texana di Amarillo è arrivata sulla scena dell’incidente e sta assistendo il proprietario del caseificio nello smaltimento delle carcasse e la rimozione dei detriti.

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