giovedì, Aprile 25, 2024

Mes, parla la premier Meloni: “Rischia di bloccare risorse”

“Il Mes è uno stigma che ora rischia di bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni spiegando che “sarebbe stupido aprire il tema adesso per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, la seconda è che il Fondo salva-Stati è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso”. “Non ha senso ratificare la sua riforma se non sai cosa prevede il nuovo Patto di stabilità e crescita”, ha aggiunto. “Io non ho cambiato idea sul Mes – ha spiegato -, è una parte di una serie di strumenti e regolamenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha molto senso ratificare la riforma del Mes senza sapere neanche cosa prevedono le nuove norme sul Patto di stabilità e crescita, sulle quali per esempio io non sono convinta della proposta della Commissione europea”. “Se spingi gli Stati membri a investire su alcune priorità strategiche che ti dai – ha osservato – poi quegli investimenti li devi riconoscere nelle regole sulla governance del nuovo Patto di stabilità e crescita e noi facciamo la battaglia per scomputare gli investimenti legati a Pnrr, transizione energetica e digitale, alla difesa, dal calcolo del rapporto debito-Pil. Quando mi si dirà quale è il quadro io dirò cosa penso del Fondo salva Stati”.
Per Meloni “il dibattito dovrebbe essere come rendere uno strumento non utilizzato uno strumento che forse qualcuno utilizza. È questo il dibattito che sto cercando di aprire e confido che si possa essere pragmatici in una materia che in Italia si affronta in modo ideologico”. I fondi del Mes, che “blocca centinaia di miliardi” per il premier potrebbero essere utilizzati “ad esempio per gli investimenti”. Per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità ha ribadito, “l’Ue si è data delle priorità ambiziose e non è il caso di non tenere conto di queste priorità nelle regole della governance: se spingi gli Stati membri a investire su alcune priorità strategiche quegli investimenti li devi riconoscere. Per questo noi chiediamo di scomputare gli investimenti in difesa e transizione verde e digitale dal calcolo deficit-pil”.

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