venerdì, Maggio 10, 2024

Pec, al via il servizio di notifiche digitali per le Pa: ecco cosa cambia per multe, cartelle e raccomandate

È stato attivato il Servizio notifiche digitali (Send), la piattaforma realizzata da PagoPA che facilita l’invio da parte della Pubblica amministrazione di richieste e documenti ufficiali. In sostanza, tramite questo strumento i Comuni potranno recapitare ai cittadini le multe stradali, ma anche le notifiche di atti, come il cambio di residenza. Il servizio, non appena aderirà l’Agenzia delle Entrate, potrà anche essere utilizzato per l’invio di cartelle esattoriali o rimborsi. Come spiega il dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio, la nuova piattaforma offre alla Pa un modo più semplice ed efficiente per notificare ai cittadini gli atti amministrativi con valore legale, grazie appunto a un nuovo processo digitale che affianca quello analogico, ossia su carta. Il risultato è un risparmio nella spesa pubblica, minori oneri di notifica per i cittadini e un’esperienza più efficace per l’utente. Con la progressiva adozione di Send da parte di Comuni ed enti centrali, per chi sceglie di ricevere e consultare le notifiche interamente in digitale basta essere in possesso di un domicilio digitale, ossia di un indirizzo Pec presente nei registri pubblici come Inad, o indicato direttamente dal destinatario accedendo a Send (https://notifichedigitali.pagopa.it/cittadini) e inserendo la propria scelta nella sezione “I tuoi recapiti”. Si può attivare il servizio anche sull’App IO per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia, da cui visualizzare l’atto e pagare contestualmente eventuali importi dovuti. Gli utenti possono indicare anche un recapito e-mail o un numero di telefono cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a Send. In assenza di recapiti digitali, Send si occuperà comunque dell’invio della notifica tramite raccomandata cartacea. Coloro che vogliono attivare avere una Pec devono collegarsi al sito domiciliodigitale.gov.it, selezionando “Attiva il tuo domicilio”. Si può accedere con le credenziali Spid, Cie o Cns. Una volta eseguito questo passaggio bisogna fornire un indirizzo Pec, che viene quindi eletto come domicilio digitale. Le notifiche della Pa verranno invece inviate direttamente a chi ha già una posta certificata. Ciò è possibile grazie all’Inad, l’Indice nazionale dei domicili digitali, una sorta di archivio nel quale sono stati inseriti tutti gli indirizzi di posta certificata. La notifica, comunque, potrà seguire anche altri canali: quelli dell’App IO o del cellulare tramite sms, oppure quello della normale e-mail. I cittadini per ora saranno solo soggetti “passivi” delle notifiche, anche se vedranno accelerare le pratiche amministrative e, se vogliono, effettuare i pagamenti con velocità e sicurezza. Send avrà tuttavia ulteriori sviluppi in futuro: il portale sarà infatti interattivo e consentirà anche il dialogo formale tra cittadini e Pa: ad esempio, per quanto riguarda le multe stradali, si potrà presentare un ricorso e una contestazione. La fase attuale è quella dell’adesione di Comuni ed enti. Per ora lo usano in quattro – Gattinara, Misano Adriatico, Mortara e Verona – ma entro luglio è previsto che il numero salirà a quota 100, per poi arrivare come da previsione del Pnrr a circa 800 amministrazioni locali ed enti centrali.

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