Gli avvocati che difendono Matteo Di Pietro e quelli che assistono Elena Uccello riceveranno la notifica di conclusione indagini solo al termine della fase delle indagini preliminari. Fino ad allora, la perizia che la Procura di Roma ha affidato all’ingegner Lucio Pinchera, per fare chiarezza su quanto accadde il 14 giugno scorso a Casal Palocco rimane un atto secretato. Il documento – non ancora depositato ma atteso per il mese di settembre – punta a chiarire quale fosse la velocità tenuta dal 20enne youtuber romano indagato per omicidio stradale quando il suv Lamborghini che il giovane guidava si schiantò contro la city car su cui viaggiava la donna con i suoi due figli. Le indiscrezioni che trapelano confermano quanto emerso prima dell’estate. La velocità registrata dalla scatola nera del suv sarebbe di 140 chilometri orari prima dell’impatto e compresa tra gli 80 e i 90 chilometri al momento dello schianto. Il conducente dell’auto dunque avrebbe frenato bruscamente ma senza riuscire a evitare lo scontro in cui perse la vita Manuel di 5 anni. Le indagini in corso possono contare su una grande quantità di dati. Quelli contenuti nelle scatole nere delle due auto, la Smart e la Lamborghini, la cui centralina fornirebbe rilievi molto dettagliati. Le immagini di una telecamera di sorveglianza. La testimonianza del conducente di un autobus che ha affermato di aver visto la freccia inserita dalla smart prima della svolta a sinistra. La donna continua a non ricordare nulla di quello che accadde quel giorno.
