
Si allarga il fronte delle occupazioni delle scuole nella Capitale. A pochi giorni dalla “presa” del Liceo Pilo Albertelli all’Esquilino, che prosegue, è capitolato nella notte anche il Liceo Visconti di piazza del Collegio Romano. Fumogeni e striscioni. Al centro delle proteste del gruppo di studenti dissidenti c’è ancora il tema prioritario dell’edilizia scolastica. Un “classico” delle rimostranze studentesche degli ultimi anni. “Il grido degli studenti del Visconti va contro un modello scolastico sbagliato, come è esplicito dal nuovo regolamento di scuola, che è in continuità con la circolare di Valditara sulle sospensioni e il modello di scuola-azienda. I ragazzi,poi, ribadiscono la loro linea sulla guerra: “Gli studenti contestano anche le politiche belliciste sconsiderate con l’aumento delle spese militari, per fomentare i conflitti bellici nel mondo, come accade con l’indegna accettazione e legittimazione del genocidio in corso in Palestina in questi giorni“- si legge in un comunicato. Il prossimo passo degli studenti a Roma e in tutta Italia è la mobilitazione del 17 novembre, dove scenderemo in piazza per reclamare a gran voce una “nuova scuola pubblica”.