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lunedì, Giugno 17, 2024

Ostaggi, negoziati in stallo: niente tregua a Gaza. Colpita la casa del capo di Hamas 

Aerei israeliani hanno colpito la scorsa notte la casa a Gaza di Ismail Haniyeh, capo dell’Ufficio politico di Hamas. Lo ha fatto sapere l’esercito, secondo cui la casa “era usata come infrastruttura del terrore e spesso ha ospitato riunioni dei leader di Hamas per dirigere atti terroristici contro civili e militari israeliani”. L’esercito ha aggiunto che nella presa del campo profughi di Shati i soldati hanno localizzato e distrutto un deposito di armi della forza navale di Hamas “contenente attrezzatura subacquea, ordigni esplosivi e armi”. L’esercito israeliano continua le sue operazioni nel principale ospedale di Gaza, considerato un sito militare strategico per Hamas. “Effettueremo un’operazione mirata nell’ospedale di al-Shifa. Continuiamo ad andare avanti”, ha detto nella tarda serata di mercoledì il generale Yaron Finkelman sul canale Telegram dell’esercito. Israele accusa Hamas di utilizzare l’ospedale di al-Shifa come base militare. L’esercito israeliano afferma di aver trovato lì “munizioni, armi ed equipaggiamento militare”. Le forze di difesa israeliane hanno risposto a un “numero di lanci verso il territorio israeliano” dal Libano: lo ha riferito l’Idf sui social media, affermando anche di aver utilizzato carri armati per colpire un posto di osservazione di Hezbollah. Nel frattempo, il canale televisivo Hezbollah, Al Manar, ha riferito che il gruppo ha attaccato siti militari israeliani al confine con il Libano, dove sarebbero stati bombardati alcuni villaggi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in un post su X in ebraico che la Francia sta facendo “tutto ciò che è in suo potere per ottenere il rilascio degli ostaggi” in mano ad Hamas. “Stiamo usando tutte le nostre forze per liberarli e permettere alle famiglie di ricongiungersi ai loro cari”, ha aggiunto l’inquilino dell’Eliseo. Tre palestinesi armati sono stati colpiti dopo che avevano ferito sei civili israeliani in un agguato armato condotto all’ingresso di un tunnel nella zona di Betlemme, in Cisgiordania. Lo ha riferito il portavoce della polizia Eli Levy. Secondo i media, i tre sono stati uccisi. Le condizioni di uno dei feriti israeliani sono gravi, ha aggiunto Levy. “Gaza sanguina, c’è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali”. Lo afferma l’ambasciatore palestinese all’Onu Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. “Ora cosa fate?”, ha chiesto agli altri membri del consiglio dell’Onu. Il governo di Hamas ha annunciato che 11.500 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono 4.710 minori e 3.160 donne, ha precisato il governo palestinese di Hamas. Inoltre, 29.800 persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas, dal canto suo, ha assicurato che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l’esercito israeliano prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari che cercano di avvicinarsi.

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