venerdì, Dicembre 1, 2023

Rapporto choc della Caritas, “In Italia la povertà è ormai un fenomeno strutturale”

“Si contano oltre 5 milioni 674 mila poveri assoluti (+357.000 del 2021), pari al 9,7% della popolazione. E’ ormai un fenomeno strutturalei non più residuale come in passato”. Così il Rapporto Caritas 2023 sulla povertà. Sono invece a rischio povertà ed esclusione sociale “14 milioni 304 mila persone, il 24,4% della popolazione”. Il panorama è aggravato da “1,2 milioni di minori in condizioni d’indigenza”. Si può essere in povertà pur avendo un lavoro. Salari inadeguati, contratti deboli, diritti negati creano “lavoratori poveri”. “La persistenza, e in molti casi il peggioramento, di tante situazioni di deprivazione e di esclusione sociale – afferma il Rapporto dal titolo “Tutto da perdere” presentato in vista della Giornata mondiale dei Poveri di domenica – appare inaccettabile -. La presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere può dirsi una sconfitta per chi ne è direttamente coinvolto, ma anche per l’intera società, che si trova a dover fare i conti con la perdita di capitale umano, sociale, relazionale che produce gravi e visibili impatti anche sul piano economico. Tutti possiamo dirci vinti di fronte a 1,2 milioni di minori in condizione di indigenza, costretti a rinunciare a tante opportunità di crescita, di salute, di integrazione sociale, e il cui futuro sarà indubbiamente compromesso”. “L’Italia – sottolinea anche il Report – risulta essere il Paese in Europa in cui la trasmissione inter-generazionale delle condizioni di vita sfavorevoli risulta più intensa. Chi nasce povero molto probabilmente lo rimarrà anche da adulto. Questo costituisce un’alterazione dei principi di uguaglianza su cui si fondano le nostre democrazie occidentali. Rispetto a questo punto perde anche la nostra Costituzione repubblicana, e in particolare l’articolo 3, che continua a restare inapplicato”. Inoltre, secondo il Rapporto, sono “evidenti le disuguaglianze tra italiani e stranieri residenti, acuite negli ultimi dodici mesi”. 

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