giovedì, Maggio 16, 2024

Addio a Gigi Riva, la Nazionale gli rende omaggio con il ct Spalletti e i campioni del mondo del 2006

Gigi Riva ha lasciato un importante segno nella società italiana. La dimostrazione è arrivata nel giorno dei funerali con migliaia di persone che hanno raggiunto l’Unipol Domus per dare l’ultimo saluto al campione che più di tutti ha segnato l’epopea della Nazionale a cavallo fra gli Anni Sessanta e Settanta. Numerose le personalità che sono accorse a Cagliari per omaggiare “Rombo di Tuono” a partire dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina accompagnato dal commissario tecnico Luciano Spalletti dai presidenti della Lega Pro Matteo Marani e della Lega Dilettanti Giancarlo Abete, dall’ex numero uno del Coni Franco Carraro e dai campioni del mondo 2006 Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Marco Amelia, Angelo Peruzzi a cui si sono aggiunti Marco Tardelli e Giancarlo De Sisti. Un lunghissimo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro di Gigi Riva davanti alla Basilica di Bonaria, dove alle 16 l’arcivescovo di Cagliari
Giuseppe Baturi celebrera’ i funerali del bomber dello scudetto rossoblu’ e capocannoniere della Nazionale. Decine di migliaia le persone presenti per dare l’ultimo saluto a Rombo di Tuono, tantissimi gia’ in fila da questa mattina, giunti da ogni parte della Sardegna. Nella piazza sottostante la chiesa e’ stato allestito anche un megaschermo per seguire la messa. I tifosi del Cagliari non hanno mai dimenticato Gigi Riva e una nutrita delegazione degli Sconvolts, gruppo organizzato della curva rossoblù, ha deciso di esporre un lungo striscione dedicato a lui: “ndelebile scelta di vita… Grazie Gigi!”. Il feretro di Gigi Riva ha lasciato lo stadio di Cagliari, dove da ieri alle 14 e’ stata allestita la camera ardente, per dirigersi verso la Basilica di Bonaria dove alle 16 verranno celebrati i funerali del capocannoniere della Nazionale con 35 reti, record che resiste ormai da 50 anni. Un
applauso commosso ha accompagnato la partenza del feretro di Riva, quando ancora fuori dalla Domus erano presenti alcuni tifosi. “Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di un uomo straordinario, incredibile campione in campo e fuoriclasse di eccezionale carisma nelle vesti di dirigente, un esempio di classe e capacita’ che ha dato voce al senso di appartenenza per il suo Paese. E’ stato il simbolo del Cagliari, di una Regione, della Nazionale e di tutto il calcio azzurro. Lo ricordo con grande emozione e ritengo doveroso il riconoscimento del Collare d’Oro, che abbiamo portato a Cagliari: all’inizio non voleva neanche uscire dallo stanzino per ritirarlo, fumava tantissimo e diceva di non voler uscire. Poi non voleva piu’ andar via. Alla gente non interessava piu’ la partita, Cagliari-Juventus, pensavano tutti solo a Gigi Riva e a dare a lui un tributo. Quella e’ stata la sua ultima uscita pubblica”. A ricordare Gigi Riva è il presidente del CONI Giovanni Malagò che ha portato l’ultimo saluto a “Rombo di Tuono” sottolineando l’umanità del campione varesino:” Rimaniamo orfani di un Mito che ci ha reso orgogliosi di essere italiani, possiamo solo dirgli grazie. Un premio in suo nome? Qualcosa faremo, noi saremo accondiscendenti verso qualunque proposta: Riva e’ patrimonio dello sport italiano, la Sardegna diventera’ un luogo di pellegrinaggio, non solo per i tifosi di Riva e del Cagliari”. “Gigi Riva ha profonde radici nel passato, nel presente e che vogliamo proiettare nel futuro. Io credo che il calcio non possa permettersi di abbandonare lo spirito che ha incarnato Gigi Riva e che credo sia apprezzato da tutti i tifosi di calcio di qualunque maglia e da tutti gli sportivi e da una buona parte della comunita’ nazionale”. Lo ha ribadito il ministro dello Sport Andrea Abodi, ai cronisti che lo attendevano fuori dalla camera ardente allestita alla Unipol Domus -. I funerali solenni sono stati proclamati proprio perche’ si riconosce oltre alla cifra sportiva anche quella morale che oggettivamente non è diffusa in questo tempo”. 

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