domenica, Aprile 28, 2024

Bce rassicura: “Il Pil riparte, banche solide”

La presidente della Bce, Christine Lagarde

Le banche europee escono ben capitalizzate dalle recenti crisi, ma “restano diverse sfide” e la vigilanza “continuerà a tenere d’occhio l’esposizione degli istituti di credito ai settori vulnerabili, come la proprietà commerciale”. A dirlo è la presidente della Bce, Christine Lagarde, nell’introduzione al Rapporto annuale sulle attività di vigilanza del 2023. La vigilanza bancaria della Bce, per il periodo 2024-26, darà priorità nelle sue richieste alle banche al “rafforzamento della solidità di fronte a immediati shock macro-finanziari e geopolitici”. La seconda priorità è accelerare gli sforzi nella governance e gestione dei rischi collegati al clima e all’ambiente, la terza è “fare ulteriori progressi nella trasformazione digitale, costruendo meccanismi operativi robusti”. Lo si legge nel Rapporto sulle attività di vigilanza del 2023 dell’istituto di Francoforte. La Bce prevede che la crescita dell’area euro si avvierà su una ripresa ciclica nel 2024. “In assenza di ulteriori shock”, sarà inizialmente spinta dall’aumento del reddito “che supporta i consumi privati, in presenza del calo dell’inflazione e della robusta crescita salariale. Nel medio periodo, la ripresa sarà sostenuta anche dagli investimenti”, grazie al venir meno della stretta sui tassi. I dati “continuano a segnalare una crescita modesta” nel breve periodo, ma gli indicatori di più lungo periodo mostrano “segnali di ripresa”, si legge nel bollettino di marzo. Taglio dei tassi a sorpresa della Svizzera: la Banca centrale lo ha abbassato dall’1,75% precedente all’1,5%, mentre gli analisti si aspettavano lo mantenesse invariato. Dopo la decisione, sui mercati valutari il franco svizzero scende dello 0,7% contro l’euro a 1,024. La Fed lascia fermi i tassi ma conferma tre tagli nel 2024 per un totale di 75 punti base. E Wall Street tira un sospiro di sollievo: dopo un avvio di seduta cauto, i listini americani avanzano decisi spazzando via i timori di una riduzione del costo del denaro quest’anno inferiore alle attese. La Bce, invece, guarda a giugno come data del primo possibile calo dei tassi. 

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