Non faceva uso di sostanze stupefacenti, delle droghe più comuni come l’eroina, la donna trovata morta sabato pomeriggio a Villa Pamphili a Roma, a poca distanza dal corpo di sua figlia di appena sei mesi. È quanto emerge dai primi risultati delle analisi tossicologiche effettuate nell’ambito dell’autopsia. Le verifiche proseguiranno con esami più approfonditi, per verificare la presenza nel corpo della vittima, che avrebbe circa 30 anni, di altri tipi di droghe, anche quelle sintetiche. Gli inquirenti, intanto, hanno inviato le sue impronte digitali e il profilo Dna anche alle banche dati estere, nel tentativo di identificarla.