Il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, ha definito «un esposto fondato sul nulla» le accuse riguardanti un presunto conflitto di interesse legato al Piano di Sviluppo Strategico ed Economico (PSSE). Queste accuse sono state sollevate dal tecnico Silvio Dionisi, che ha segnalato alle autorità come Piendibene possieda una piccola quota (1,55%) di un terreno ereditato dal padre, un autotrasportatore, situato in un’area di circa 10-12 ettari con vecchi capannoni, divisa tra 72 proprietari. Piendibene ha spiegato che si tratta di una proprietà residuale, e che la sua partecipazione è minima. Ha inoltre sottolineato che l’esposto si basa su supposizioni infondate e che la proprietà di questa piccola quota non influenza le decisioni di approvazione del PSSE, che è un documento di indirizzo generale di circa 200 pagine, volto a definire le linee guida per lo sviluppo della città di Civitavecchia. Il sindaco ha precisato che il PSSE non modifica destinazioni d’uso dei terreni né produce effetti immediati sui singoli immobili, e che la sua approvazione non rappresenta un conflitto di interesse, anche perché il documento non è uno strumento vincolante e non riguarda direttamente la proprietà in questione.Piendibene ha concluso dicendo che l’esposto, proveniente da un privato cittadino, non ha basi solide e che si tratta di una rivincita priva di fondamento, ribadendo la trasparenza e l’assenza di conflitti nella sua gestione amministrativa.