venerdì, Dicembre 26, 2025

Ucraina, Zelensky: “Passi avanti con Usa”. Risposta della Russia rimane rebus

“Lavoriamo per porre fine alla guerra con la Russia”. Ucraina e Stati Uniti continuano a confrontarsi sul piano di 20 punti che dovrebbe avvicinare la pace. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riassume gli sforzi diplomatici di Natale e traccia un bilancio positivo dopo “un ottimo colloquio con Steve Witkoff, l’inviato speciale del presidente Donald Trump, e Jared Kushner. Stiamo lavorando davvero 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per avvicinarci alla fine di questa brutale guerra russa contro l’Ucraina e per garantire che tutti i documenti e le misure siano realistici, efficaci e affidabili”, dice il leader di Kiev con un ottimismo che apparentemente non tiene conto di un elemento chiave: il piano non è stato approvato dalla Russia e la fumata bianca rimane lontana. La priorità di Zelensky al momento è trovare un’intesa solida con gli Stati Uniti. Kiev ha aperto all’ipotesi di creare una zona demilitarizzata – o ‘economica libera’ – nel Donbass, andando incontro all’idea inserita da Trump nella versione iniziale del piano. L’Ucraina punta all’accordo con Washington per lasciare la palla nel campo di Vladimir Putin: l’assenza di una soluzione diplomatica dipenderà dal ‘no’ della Russia al documento timbrato da Trump. “Abbiamo discusso alcuni dettagli sostanziali del lavoro in corso. Ci sono buone idee che possono portare a un risultato condiviso e a una pace duratura. La sicurezza reale, la ripresa reale e la pace reale sono ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno: l’Ucraina, gli Stati Uniti, l’Europa e ogni partner che ci aiuta. Spero che gli accordi natalizi di e le idee di cui abbiamo discusso si rivelino utili”, dice Zelensky archiviando la giornata nella quale ha chiesto agli interlocutori di “trasmettere i nostri auguri natalizi a Donald Trump e a tutta la famiglia Trump”. Anche Putin, a Natale, ha fatto gli auguri di Natale al presidente americano. Sul piano Usa-Ucraina, la Russia ancora non ha fornito il suo verdetto. Come ripetono da giorni le varie voci di Mosca, Putin sta analizzando le informazioni fornite dal suo inviato speciale Kirill Dmitriev dopo i colloqui con gli Usa a Miami. “Stiamo esaminando quanto Dmitriev ha riportato a Putin” e solo successivamente, “in base alle decisioni assunte dal presidente”, Mosca proseguirà il dialogo con Washington, il punto di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. Il processo negoziale avanza a ritmo “lento ma costante”, dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata da Interfax. Mosca è pronta a proseguire i lavori “nei termini stabiliti ai massimi livelli ad Anchorage” (al vertice di Ferragosto in Alaska tra Putin e Trump, ndr) ma il progresso nei colloqui con Washington è ostacolato da “tentativi estremamente dannosi e perfino malevoli da parte di un gruppo di Stati – soprattutto dell’Europa occidentale – di boicottare questi sforzi e vanificare tutti i risultati diplomatici”. “Nel dialogo con l’amministrazione americana invitiamo costantemente i colleghi a contrastare attivamente questo processo distruttivo”,

 

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