sabato, Aprile 27, 2024

Amministrative: il 10 giugno sarà anche un test nazionale per Roma

Da Brescia a Catania, passando per due Municipi romani che sono paragonabili a medie città italiane, visto il numero di aventi diritto al voto, sono elementi che descrivono con la fredda regola matematica l’importanza del voto amministrativo del 10 giugno. Sono infatti oltre 6,5 milioni gli italiani chiamati alle urne per eleggere il sindaco, il presidente di Municipio e rinnovare il consiglio. Va detto che si vota in 20 capoluoghi di provincia, mentre la data per l’eventuale ballottaggio nei comuni con più di 15mila abitanti è fissata al 24 giugno.
Oltre 700 le Amministrazioni locali da rinnovare. I seggi resteranno aperti solo domenica 10 dalle 7 alle 23, mentre l’eventuale ballottaggio è previsto per domenica 24 giugno. Lo spoglio elettorale inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne. Particolarmente significativi i test nei comuni che superano i 100mila abitanti: Brescia e Sondrio in Lombardia; Treviso e Vicenza in Veneto; Imperia in Liguria; Massa, Pisa e Siena in Toscana, dove il centro sinistra è praticamente sotto assedio e cerca di difendere quel che resta di una tradizione politica storica; poi Teramo in Abruzzo; Ancona – unico capoluogo di Regione – nelle Marche; Terni in Umbria; Viterbo nel Lazio; Avellino in Campania; Barletta e Brindisi in Puglia; Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani in Sicilia (che è la regione con più città capoluogo che si apprestano ad eleggere un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale).

A Roma in due Municipi come due città medie italiane c’è il test per l’Amministrazione Raggi. Tante le città al voto nel Lazio.
Riflettori, come detto, sul voto anche nella Capitale, dove si andrà alle urne in due importanti Municipi sciolti per la crisi interna al Movimento 5Stelle. Questo è sicuramente un test per l’Amministrazione Raggi, uscita ridimensionata, anche se comunque vincente, dalle elezioni nel Municipio marino di Ostia. Non solo il III e l’VIII municipio della capitale. Ad andare al voto domenica prossima, 10 giugno, anche 16 comuni della provincia di Roma, tra i quali Anzio, Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella e Velletri. Oltre 500 mila elettori sono chiamati alle urne. Solo il III e l’VIII municipio contano rispettivamente oltre 171 mila e 117 mila votanti che dovranno eleggere presidente e consiglio municipali. Gli altri comuni, il sindaco e il consiglio. Come per le elezioni del 4 marzo scorsi, i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Per i comuni con più di 15 mila abitanti, l’eventuale ballottaggio è previsto per domenica 24 giugno.

I comuni al voto
I comuni con una popolazione superiore a 15 mila persone sono Anzio, Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella, Velletri. Quelli dove il numero di abitanti abitanti risulta inferiore alla soglia indicata sono Affile, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Gallicano nel Lazio, Magliano Romano, Morlupo, Roccagiovine, Sacrofano, San Cesareo, Segni, Valmontone.

Il voto amministrativo nella Capitale banco di prova per future alleanze nazionali
Ma torniamo al turno amministrativo romano, che vede coinvolti i cittadini del III e dell’VIII Municipio e dove il test è anche un laboratorio per future alleanze nazionali, soprattutto nel centrosinistra, dove si compattano tutte le forze alternative a M5S e Lega. Stessa cosa accade anche a Fiumicino (altro ex Municipio della Capitale), dove c’è un cartello ampio di sostegno al senatore Montino. Ma entriamo nel dettaglio.

III municipio
Cinque i candidati che si sfidano nel territorio del III. Per il M5S tenterà la riconferma la presidente uscente, Roberta Capoccioni, sfiduciata nel febbraio scorso. Per il centrosinistra correrà invece Giovanni Caudo. L’ex assessore all’Urbanistica della giunta di Ignazio Marino, passando per le primarie, ha rottamato la renziana Paola Ilari non senza lasciare un segno profondo nel partito di Montesacro. In suo sostegno il Pd, la Lista Civica Caudo Presidente, Liberi e Uguali e Centro Solidale per Caudo.
Per il centrodestra, in campo il vicequestore e primo dirigente del commissariato Fidene-Serpentara, Francesco Maria Bova. Un nome proposto dalla Lega, avallato subito da Forza Italia e sostenuto, non senza qualche resistenza anche da Fdi. Anche qui è in campo Casapound, che correrà con Francesco Amato, e Potere al Popolo che schiera un ‘under 30’, Davide Angelilli.

VIII municipio
Nell’VIII municipio è corsa a cinque. Per il M5S c’è Enrico Lupardini, ex presidente del consiglio municipale. Dopo le dimissioni del grillino Paolo Pace, causate da scontri interni alla maggioranza, è suo il compito di tentare di mantenere il municipio sotto il governo pentastellato. Per il centrosinistra c’è invece Amedeo Ciaccheri, ex capogruppo in consiglio municipale della cosiddetta Coalizione civica, con un’esperienza politica nel centro sociale La strada alle spalle. Ciaccheri è passato per le primarie dove ha sconfitto, con il 59% delle preferenze, il candidato del Pd Enzo Foschi. Lo sostengono la lista Super8, il Pd e la lista civica Cittadini per il municipio VIII. A correre per il centrodestra è invece Simone Foglio, sostenuto da Fdl, Fi e Lega. In lizza per la presidenza a Garbatella anche Massimiliano Pugliese di Casapound e Rita Chiavoni di Potere al Popolo

Ma nel Lazio ci sono numerosi importanti Comuni chiamati a rinnovare l’amministrazione

Anzio
Nove candidati a sindaco per la cittadina del litorale romano, guidata fino ad oggi da una formazione di centrodestra, con Luciano Bruschini, sindaco uscente al suo secondo mandato, che ha deciso di non ricandidarsi. Al suo posto tenterà l’elezione Candido De Angelis, già sindaco dal 1999 al 2008. Sette le liste in suo sostegno tra cui anche Fi, Fdi e Lega. Sempre orientata al centrodestra è anche la candidatura di Roberta Cafà, ex assessora della giunta Bruschini, sostenuta da quattro liste. Per il M5S c’è invece Rita Pollastrini. Tre i candidati in area centrosinistra: il Pd sostiene il giornalista Giovanni del Giaccio; Si e Leu, confluiti nella lista Alternativa Anzio, sostengono il ricercatore universitario Luca Brignone; per Rifondazione comunista, che corre da sola, c’è Umberto Spallotta. Ci sono poi Roberto Palomba, Italia Madre; Manuela D’Alterio per Casapound; Raffaele Madonna per una lista civica.

Pomezia
A Pomezia il sindaco uscente, Fabio Fucci, tenterà la riconferma. L’ex esponente del M5S, al suo primo mandato da sindaco ma alla sua seconda elezione, è fuoriuscito dal movimento dopo uno scontro con Luigi Di Maio proprio per andare contro al regolamento pentastellato che impedisce più di due mandati. Verrà quindi sostenuto da due liste civiche: Essere Pomezia e Fucci, il bene in comune. Per il M5S correrà invece Adriano Zuccalà, presidente del consiglio comunale uscente. Per il centrodestra corre Pietro Matarese, sostenuto da sette liste tra cui Fi, Fdi e Lega. Per il centrosinistra c’è Stefano Mengozzi sostenuto da Pd e altre liste civiche. In corsa anche Roberto Camerota per Casapound e Antonio Aquino con la Lista Progetto Comune Pomezia.

Velletri
Sette candidati in corsa a Velletri per la successione del dem Fausto Servadio, al termine del suo secondo mandato. Il centro sinistra, nel tentativo di continuare ad ‘occupare’ la poltrona, schiera Orlando Pocci, sostenuto da 6 liste tra cui Pd e Leu. Il centrodestra è diviso tra Giorgio Greci, sostenuto da Lega e Fdi e sette liste, e l’avvocato Alessandro Priori appoggiato da Fi e altre tre liste. Il M5S ci riprova con Paolo Trenta, già candidato a sindaco alle scorse elezioni. In corsa anche Paolo Felci di Casapound, il consigliere comunale Stefano Pennacchi per le liste Sinistra per Velletri e Lista Velester e il candidato civico Augusto Di Lazzaro, sostenuto dalle liste Laboratorio Velletri e Laboratorio in Movimento.

Fiumicino
Cinque i candidati in corsa a Fiumicino. Tenta la riconferma il sindaco uscente, il dem Esterino Montino, sostenuto da 8 liste tra cui il Pd e Leu. Fabiola Velli è invece il nome scelto dal M5S. Diviso il centrodestra: da una parte Mario Baccini, sostenuto da Fi e sette liste civiche, dall’altra William De Vecchis, portato da Lega, Fdi e altre due liste civiche. Per Casapound corre invece Gaia Desiati.

Santa Marinella
Otto candidati per una poltrona, quella di primo cittadino, nel comune litoraneo a nord della capitale, attualmente in stato di commissariamento dopo la sfiducia all’ex sindaco Roberto Bacheca avvenuta nel dicembre dell’anno scorso. Per il M5S corre il generale Francesco Settanni. Per il centrosinistra, sostenuto da sei liste, tra cui il Pd, c’è Pietro Tidei. Due, invece, i candidati di centrosinistra: Bruno Ricci, 4 liste tra cui Fi e Lega e Alfredo De Antoniis, Fdi. E ancora: Giampiero Rossanese (No Slogan); Roberto Marongiu (Passione Civica e Politica Etica); Carlo Pisacane (Santa Marinella Città del Sole) e Lorenzo Casella (Il Paese che Vorrei).
Tante sfide importanti da nord a sud del Paese

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