sabato, Aprile 20, 2024

Spread e bocciature, il Governo giallo-verde non arretra. La manovra non cambia

“Se lo spread arrivasse a 400? Non mi pongo il problema: la manovra non cambia. Andiamo avanti perchè è una manovra che aiuta il Paese. Punto. Questa è una buona manovra, quindi non mi pongo il problema”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a “Agorà” su Rai 3, commentando le parole di ieri del ministro per gli Affari europei Paolo Savona. “Non sono assolutamente convinto che lo spread arriverà a quota 400”, ha continuato Salvini: “Adesso perchè qualcuno a Bruxelles, lo spread o Bankitalia dicono ‘no, non devi cambiare la legge Fornero’ io non la cambio? No, io vado dritto, vado avanti: non torneremo indietro sulla legge Fornero, sul Reddito di cittadinanza, su Equitalia, sulla flat tax. Andiamo avanti”. Poi il Vicepremier Di Maio a Radio Anch’Io su Radio 1: “Non si torna indietro, non tradisco italiani. Il mio obiettivo è rendere felici i miei concittadini, e questo vale al di là dei numeri. Se vogliamo iniziare anche noi a fossilizzarci sui numeri allora faremo come quelli di prima e sarò io a dire agli italiani mandateci a casa. Questa manovra è quell’atto di coraggio che l’Italia aspettava da anni. Non si può tornare indietro, io non lo accetto”, “se si torna indietro si tradiscono gli italiani e io i miei concittadini non li abbandono. Questa storia dello spread a 400 è solo un modo per terrorizzare i cittadini”.  “Ci sono troppe persone dell’establishment che fanno il tifo per per lo spread a 400, ma i mercati vogliono più bene all’Italia di qualche politico italiano ed europeo. Lo spread peraltro “è stato a 270-280, e poi ora sopra 300, da quando ci siamo noi perché c’è un grande pregiudizio contro questo governo”, ha sottolineato Di Maio. Il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, ha invece detto, che “se ci sfugge lo spread deve cambiare la manovra”. “La Bce deve convincersi che il debito italiano è solvibile” e portare lo spread a zero. Draghi capisce – ha anche dichiarato Savona – e dimostra di saper reagire. Prima o poi darà una risposta”. Sempre per Savona “lo spread deve scomparire attivando strumenti monetari appropriati e consentendo al Paese di sviluppare. Noi abbiamo bisogno adesso del 2,4%”. Il ministro ha poi affermato che il governo vuole “far ripartire gli investimenti e, quindi, lo sviluppo”. Fondo monetario e Bankitalia “pongono – ha continuato il ministro – la stabilità finanziaria come presupposto dello sviluppo. Debbono invece almeno andare di pari passo. La costruzione dell’Europa non dà per scontato che si debba aver prima la stabilità rispetto allo sviluppo. Tra gli obiettivi dell’Europa – ha ricordato – ci sono anche la piena occupazione e la protezione del welfare”.
Redazione
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