giovedì, Dicembre 4, 2025

Strage di Bologna, “Fioravanti e Mambro innocenti”: bufera su De Angelis

“So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla FioravantiMambro Ciavardini

Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza”. Hanno scatenato vibranti polemiche le parole di Marcello De Angelis, ex terrorista nero, cognato dell’ex Nar Luigi Ciavardini e attuale responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio guidata da Francesco Rocca. Parole pubblicate sui social a pochi giorni di distanza dal 2 agosto, anniversario della strage. “Un giorno – puntualizza De Angelis – molto difficile per chiunque conosca la verità e ami la giustizia, che ogni anno vengono conculcate persino dalle massime autorità dello Stato (e mi assumo fieramente la responsabilità di quanto ho scritto e sono pronto ad affrontarne le conseguenze)”. Solo tre giorni prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 43esimo anniversario dell’attentato del 2 agosto 1980 che provocò 85 vittime e 200 feriti, aveva sottolineato nel messaggio alla città che “la matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi”. “Che non c’entrano Fioravanti, Mambro e Ciavardini”, prosegue De Angelis, in realtà “lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e cariche istituzionali. E se io dico la verità, mentre loro, ahimè, mentono. Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni. Posso dimostrare a chiunque abbia un’intelligenza media e un minimo di onestà intellettuale che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c’entrano nulla con la strage. Dire chi è responsabile non spetta a me, anche se ritengo di avere le idee chiarissime in merito nonché su chi, da più di 40 anni, sia responsabile dei depistaggi. Mi limito a dire che chi, ogni anno e con toni da crociata, grida al sacrilegio se qualcuno chiede approfondimenti sulla questione ha sicuramente qualcosa da nascondere”.

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