sabato, Aprile 27, 2024

Paolacci sui cimiteri di Cerveteri: “La cremazione è un’alternativa che deve essere presa in considerazione”

Nell’ultima intervista al Consigliere Gianluca Paolacci, abbiamo parlato di molte cose. Troppe per essere riportate in un unico articolo. Rimane ancora un tema da trattare, quello delle carenze dei cimiteri di Cerveteri. Una problematica ormai annosa, per la quale Paolacci ha una soluzione, sicuramente non definitiva, ma che potrebbe contribuire ad abbassare la pressione sulla cronica mancanza dei loculi. Oltre a questo, abbiamo anche parlato del ruolo dell’opposizione, e sulle conseguenze delle dimissioni della ex candidata a Sindaco, Annalisa Belardinelli. Che, mi sembra un tema molto trascurato e poco analizzato, era anche la capogruppo del gruppo consiliare a cui appartiene anche Paolacci. La Belardinelli era una capogruppo autorevole, e che sapeva tenere bene insieme le diverse anime. Sarà ancora così in futuro? Vedremo. Già il fatto che non sia stato ancora nominato il suo successore, qualcosa a mio parere vuole dire. Intanto leggetevi l’ultima parte dell’intervista al Consigliere Gianluca Paolacci.

Qualche tempo fa, lessi una sua dichiarazione su un tema importante come la carenza dei loculi nei cimiteri di Cerveteri. che però passò quasi inosservata. In quel momento tutti erano concentrati sugli stalli rosa. Vuole riprendere quel tema?

“È vero, si era un po’ perso il mio intervento. Ma quella battaglia sui cimiteri l’ho continuata a portare avanti. La battaglia sui cimiteri la sto conducendo da ancora prima di essere eletto. La cosa positiva è che non mi sono trovato solo, e l’abbiamo portata avanti insieme. E finalmente, per quello del Sasso, sono stati stanziati 320.000 euro. E altri 180.000 euro per quello monumentale in via Rosati, e per quello di Ceri.”

Se non ricordo male, lei sarebbe anche favorevole a potenziare il servizio per le cremazioni

“Tempo fa, feci un’uscita provocatoria su questo tema. Che poi tanto provocazione non era, perché io credo veramente che ognuno di noi abbia il diritto di scegliere in vita. Ma di scegliere in vita anche per la morte. Quando ho parlato dei forni crematori, io ci credo davvero in un progetto del genere. Ci credo soprattutto per una questione etica, anche se fece un po’ di scalpore questa mia proposta. Ma dato che ormai ci sono problemi atavici per quanto riguarda i cimiteri, il Comune potrebbe individuare un posto dove si possa realizzare un forno crematorio.”

Un forno crematorio a Cerveteri?

“Assolutamente sì. Ne abbiamo uno a Civitavecchia e uno a Roma. Realizzarne uno a Cerveteri verrebbe incontro ad una libera scelta dei cittadini, che in molti optano per questa soluzione. Io sono di formazione cattolica, ma perché non dobbiamo lasciare una libera scelta a chi vuole essere cremato? Poi, diciamolo anche se è brutto dirlo, una sepoltura tradizionale oggi costa tantissimo. È comunque la cremazione è un’alternativa che in una società civile deve essere presa in considerazione.”

Anche con il coinvolgimento di imprenditori?

“Naturalmente sì. Ci si siede intorno ad un tavolo, si analizza il problema e si trova una soluzione. Oggi non si può fare politica a prescindere dagli imprenditori. È impensabile. Con le difficoltà economiche in cui versano le Amministrazioni e i Comuni, non si può pensare di tagliare fuori dai progetti gli imprenditori, che invece ne devono diventare parte integrante. Con le giuste misure, con i giusti rapporti, e con il rispetto di tutti. Si deve procedere con le giuste attenzioni e limitazioni, ma non si possono lasciare fuori.”

Cambiamo un po’ discorso. Con lei, nella prima intervista che mi ha concesso, abbiamo parlato del ruolo dell’opposizione. Le feci notare come il suo approccio fosse diverso da quello di molti dei suoi colleghi. Non mi sembra che nel frattempo le cose siano cambiate

“Io penso che l’opposizione abbia il sacrosanto dovere e diritto di evidenziare tutte le problematiche e le difficoltà oggettive in cui versa il Comune di Cerveteri. Ma credo che abbia anche il dovere, oltre che evidenziare la problematica, anche quello di trovare una soluzione. E, soprattutto, è ora che in una città come la nostra ci si focalizzi sulle tematiche importanti. Non solo su quello che è populista. Non su quello che oggi fa scalpore, e fa scattare i 200 like su Facebook. Anche quello va bene, e ci vuole. Ma ci vuole attenzione anche su altro. Per esempio, come già le ho detto, c’è una scarsa attenzione sul reperimento dei fondi necessari per portare avanti i progetti. Che invece è un tema su cui mi piace battermi, perché vorrei essere di aiuto e di supporto. Se io volessi fare il populista, saprei anche farlo. Ma non li interessa.”

Legato a questo, c’è un’ultima domanda che vorrei farle. Annalisa Belardinelli si è da poco dimessa da Consigliere comunale. E soprattutto non sarà più la capogruppo del gruppo consiliare di cui lei fa parte. Cambierà qualche equilibrio al suo interno? Ci sarà qualche cambiamento di approccio nella vostra opposizione?

Io non so se questo sposterà gli equilibri. Noi siamo un gruppo abbastanza eterogeneo. E abbiamo diverse visioni politiche. Ma riusciamo alla fine a concentrarci tutti insieme su tematiche importanti.”

Quindi non ci sarà nessun cambiamento nel modo di procedere del gruppo?

“Ma non credo. Siamo un gruppo abbastanza coeso, e ultimamente abbiamo anche preso una strada molto collaborativa. Vediamo…”

Non si vuole sbilanciare

“Non è che non mi voglio sbilanciare, è che non ne abbiamo ancora parlato. Vediamo quali saranno le decisioni.”

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