sabato, Aprile 27, 2024

Il Civat sui pini di via Chirieletti a Cerveteri: “L’abbattimento è un atto sconsiderato”

All’inizio dello scorso settembre, con un comunicato stampa, avevamo chiesto all’amministrazione comunale di Cerveteri di ripensare al sacrificio dei sette grandi pini di Via Chirieletti, previsto nel progetto per la sistemazione urbanistica della strada.

Avevamo citato esempi di enti locali che avevano trovato soluzioni diverse dall’abbattimento, realtà facilmente reperibili da tutti in rete (persino dagli amministratori cerveterani, magari un po’ distratti quando si tratta di buone pratiche attuate fuori dai confini comunali). Avevamo chiesto un incontro, avevamo proposto di cercare l’aiuto di esperti per affrontare anche a lungo termine il problema delle strade, rese inagibili dalle radici di questi bellissimi, grandi alberi. Un problema che riguarda molte aree urbane, sia a Cerveteri che a Cerenova e nelle altre frazioni. Cosa volete fare? Buttare giù tutto? Sembra proprio che questa sia la scelta, visto che pochi giorni fa i pini di Via Chirieletti sono stati abbattuti senza pensieri. L’albero non è un oggetto inanimato da rottamare a piacimento, è un intero mondo e l’abbattimento dovrebbe essere l’ultima ratio in presenza di gravi motivazioni legate alla salute dell’albero e alla sicurezza delle persone. Noi pensiamo che non fosse questo il caso. Come certificato dall’ultima perizia, nel 2022, i sette pini domestici, di oltre cinquant’anni di età, alti fino a 11 metri, con ampie chiome sempreverdi, non erano malati nè pericolanti. Potevano essere cercate soluzioni diverse dall’abbattimento per mettere in sicurezza la strada rovinata dalle radici, affioranti ormai da diversi anni. Ma ci sarebbe voluta un minimo di volontà, pianificazione e visione in prospettiva, per la cura e la salvaguardia del verde esistente. “Gli alberi sono generatori di ecosistemi” afferma Conalpa, Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio. Soprattutto quando si tratta di grandi alberi come questi, che non si possono sostituire “alla pari” con piccoli nuovi alberi (e ricordiamo quale cattivo rapporto abbia avuto negli anni il Comune di Cerveteri con l’impianto di nuovi alberi, destinati all’essiccamento per mancanza di irrigazione). Ma quando la sensibilità verso l’ambiente è declinata solo in termini di sostenibilità, ovvero quando la tutela degli ecosistemi è messa in secondo piano purché poi ci si possa mettere una pezza, pare purtroppo che non ci siano differenze nel colore politico. Ne è testimone il silenzio indifferente delle opposizioni su questo scempio.

“Un albero è vivo come un popolo più che come un individuo, abbatterlo dovrebbe essere compito solo del fulmine” (Erri De Luca).

Gruppo CiVAt

Cittadini Volontari e Attivisti per l’Ambiente

Cerveteri Ladispoli

 

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