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lunedì, Giugno 17, 2024

Russia, morto in prigione il dissidente Alexei Navalny

Il dissidente e principale oppositore russo Alexei Navalny è morto nella colonia carceraria artica numero 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets dopo essersi sentito male dopo una passeggiata. L’annuncio è stato dato dal servizio penitenziario nazionale della Russia. Il Cremlino: “Nessuna informazione sulle cause del decesso”. Navalny, 47 anni, era detenuto dal gennaio del 2021 e stava scontando una pena di 19 anni di carcere. “Il 16 febbraio il detenuto A.A. Navalny si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi subito conoscenza – si legge in una nota del servizio penitenziario -. Immediatamente è arrivato il personale medico dell’istituto ed è stata chiamata un’ambulanza. Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, che non hanno dato risultati positivi. I medici dell’ambulanza hanno quindi dichiarato il decesso del detenuto”. Le autorità locali precisano inoltre di “non aver mai ricevuto lamentele formali” da parte di Navalny durante la sua detenzione. Le autorità russe non hanno alcuna informazione sulle cause della morte di Navalny. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha precisato che le indagini sono a carico del servizio penitenziario federale e che non sono necessarie ulteriori istruzioni da parte del Cremlino riguardo all’inchiesta in corso. L’ultimo messaggio di Navalny: “In punizione per 15 giorni” “Il carcere di Iamal ha deciso di battere il record di Vladimir allo scopo di adulare e compiacere le autorità di Mosca. Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione. Cioè, questa è la quarta cella di punizione in meno di 2 mesi che sono con loro”. E’ questo l’ultimo messaggio sulla piattaforma X di Navalny datato 14 febbraio alle 3 di pomeriggio. Braccio destro Navalny 3 giorni fa: “Non teme per la sua vita” Tre giorni fa il braccio destro dell’oppositore russo, Leonid Volkov, aveva detto che Navalny era “in condizioni psicofisiche sorprendentemente buone” e che non temeva per la sua vita, assicurando di “sentirsi al sicuro”. Portavoce Navalny: “Non abbiamo ancora notizie dirette” Kira Yarmysh, la portavoce di Navalny, ha detto di non avere ancora notizie dirette sul decesso dell’oppositore. “Il servizio penitenziario federale del distretto di Yamalo-Nenets – ha scritto Yarmysh su X – sta diffondendo notizie sulla morte di Alexei Navalny nella colonia di detenzione IK-3. Non ne abbiamo ancora conferma. L’avvocato di Alexei sta volando a Kharp (città vicina al centro di detenzione, ndr). Non appena avremo qualche informazione, la comunicheremo”. Tajani: “Governo sarà sempre a fianco di chi lotta per democrazia e libertà” “Il governo sarà sempre a fianco di chi lotta per la democrazia, per la libertà di pensiero e per i diritti inalienabili di ogni essere umano. Sono molto colpito dalla morte di Alexei Navalny dopo anni di persecuzione in prigione, ci stringiamo alla sua famiglia e al popolo russo”. Così su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Michel: “L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile” “Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono ma la lotta per la libertà non finisce mai”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Scholz: “Ha pagato con la vita il suo coraggio” “Probabilmente ha pagato il suo coraggio con la vita”. Lo dice il cancelliere tedesco, Olaf Scholz durante la conferenza congiunta con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky a Berlino. Scholz descrive Navalny come un uomo coraggioso e ha definito un segno “terribile” di cosa sia diventata la Russia che, “da tempo non è una democrazia, ma è un regime”. Zelensky: “Navalny ucciso, Putin dovrà renderne conto” E proprio Zelensky, in conferenza affianco a Scholz, afferma: “Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suoi crimini”. Sunak: “Enorme tragedia per il popolo russo” “Questa è una notizia terribile. Come il più accanito sostenitore della democrazia russa, Alexei Navalny ha dimostrato un coraggio incredibile per tutta la sua vita. I miei pensieri vanno alla moglie e al popolo russo, per il quale questa è un’enorme tragedia”. Così il primo ministro britannico Rishi Sunak reagendo alla notizia della morte di Navalny. Stoltenberg: “La Russia ha domande serie a cui rispondere” “Sicuramente dobbiamo accertare i fatti e la Russia dovrà rispondere a tutte le domande, domande serie, sulle cause”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Sono molto triste e preoccupato per queste notizie. Navalny è stata una forte voce per la democrazia e la Nato ha chiesto più volte il suo rilascio immediato. Oggi i miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari”, ha detto ancora.

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