mercoledì, Maggio 15, 2024

A Roma il 60% delle auto circolanti ha più di dieci anni

In base ad uno Studio realizzato dalla Fondazione Caracciolo, il Centro studi della Federazione ACI, intitolato “La mobilità automobilistica a Roma”, arricchito dall’analisi delle risposte a un questionario online elaborato dagli esperti della Fondazione Caracciolo e proposto agli oltre 80 mila soci, utenti motorizzati, dell’Automobile Club Roma, la situazione del parco auto nella capitale non è certo edificante. Infatti, si è al cospetto di un parco circolante in continua crescita e sempre più datato, con quasi il 60% dei veicoli che ha più di 10 anni di età ed il 20% dei quali oltre 20 anni. Nello specifico, le auto euro 0-3 costituiscono ancora il 24% di quelle circolanti nella capitale. Inoltre, si riscontrano più di 13.000 incidenti stradali all’anno: 35 al giorno, 1,5 ogni ora, che corrispondono quasi all’8% del totale nazionale. Il numero di sinistri a Roma è l’equivalente della somma degli incidenti che si verificano a Milano, Genova e Bari.  Questo è dovuto anche al fatto che l’auto assolve ad un ruolo centrale negli spostamenti capitolini, con il 77% dei partecipanti all’indagine condotta presso i soci dell’AC Roma che afferma di utilizzare l’auto privata. I veicoli di ultima generazione sono concentrati nei municipi a maggiore reddito familiare e individuale, mentre quelli più vetusti sono presenti nei municipi con condizioni economiche meno favorevoli. A livello ambientale, la sostituzione delle auto da euro 0 ad euro 3, con veicoli euro 6 porterebbe a una riduzione significativa delle emissioni inquinanti, con il particolato che si ridurrebbe complessivamente di oltre il 70%, mentre la riduzione degli ossidi di azoto (NOx) potrebbe essere quantificata in circa il 56%. L’eliminazione dei veicoli più vetusti, inoltre, comporterebbe una riduzione del 74% del PM e del 65% degli ossidi di azoto.    “Roma insiste su un territorio vasto e composito – ha dichiarato Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club Roma – con una densità abitativa molto bassa e una popolazione di quasi 3 milioni di abitanti, sempre più interessati da dinamiche espansive verso le periferie.  L’adozione di una strategia di incremento qualitativo e quantitativo dell’offerta di strumenti di mobilità alternativi all’auto, in particolare il trasporto pubblico, a integrazione delle auspicabili misure strutturali di incentivo alla sostituzione dei veicoli, potrebbe accelerare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’incidentalità stradale e delle emissioni inquinanti”.

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