Fiamme nella notte a Sermoneta Scalo, alle porte di Latina. Un incendio, probabilmente di origine dolosa, ha devastato un appartamento al primo piano di una palazzina mentre gli abitanti dormivano. Secondo le prime ricostruzioni, qualcuno avrebbe sfondato una finestra e lanciato una molotov all’interno dell’abitazione. Le fiamme si sono propagate rapidamente, ma un ragazzo di 24 anni e la sua compagna sono riusciti a mettersi in salvo, sfuggendo al fumo e al fuoco. Dietro le finestre annerite e i muri bruciati si nasconde una storia familiare complessa, segnata da anni di violenze e persecuzioni. La proprietaria dell’appartamento, madre del giovane, vive da tempo in una struttura protetta insieme ai due figli più piccoli, per sfuggire all’ex compagno violento. “Sei morta”, le avrebbe scritto l’uomo sul finestrino dell’auto, dopo anni di minacce e denunce. Un processo per maltrattamenti si era concluso con l’assoluzione dell’imputato, ma in seguito la donna aveva continuato a presentare esposti, poi tutti archiviati. La situazione è precipitata nuovamente questa estate, quando è scattato il codice rosso per l’ennesima minaccia di morte. Ora l’incendio nella notte riapre il capitolo delle intimidazioni e alimenta il sospetto di un attentato premeditato. La telecamera di sorveglianza dell’abitazione è risultata manomessa da tempo, un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini dei Carabinieri e della Procura di Latina, al lavoro per ricostruire la dinamica e le responsabilità.






