giovedì, Maggio 23, 2024

Consulta: vietato corrispondere in ritardo il trattamento di fine rapporto di servizio lavorativo

Nella sentenza 130 depositata dalla Consulta viene sancita l’incompatibilità con la Costituzione delle norme che prevedono di corrispondere in ritardo il trattamento di fine rapporto di servizio. Il differimento della corresponsione dei Tfs ai dipendenti pubblici cessati dall’impiego per raggiunti limiti di età o di servizio contrasta infatti con il principio costituzionale della giusta retribuzione, di cui tali prestazioni costituiscono una componente; principio che si sostanzia non solo nella congruità dell’ammontare corrisposto, ma anche nella tempestività della erogazione.
Si tratta di un emolumento volto a sopperire alle peculiari esigenze del lavoratore in una particolare e più vulnerabile stagione della esistenza umana. Per la Corte costituzionale spetta dunque al legislatore, avuto riguardo al rilevante impatto finanziario che il superamento del differimento comporta, individuare i mezzi e le modalità di attuazione di un intervento riformatore che tenga conto anche degli impegni assunti nell’ambito della precedente programmazione economico-finanziaria.

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